Quante volte pubblicità, spam, avvisi indesiderati di integratori, a base completamente naturale e con risultati quasi miracolosi, hanno disturbato la tua navigazione sul web? Quanti integratori promettenti perdita di peso immediata, riduzione del colesterolo, aumento della concentrazione e miglioramento delle prestazioni fisiche o sessuali? Ma soprattutto quanti hanno ceduto, nell’acquistarli, persuasi da un astuto blogger che li sponsorizzava o da claims pubblicitari particolarmente ingannevoli? D’altronde, perdere 5 kg in 10 giorni, sarebbe meraviglioso.
Purtroppo, non sempre gli integratori che troviamo in farmacia, consigliati dal proprio medico curante, sono gli stessi integratori che troviamo nei vari mercati online, nelle palestre, body building shop, sexy shop o canali non autorizzati.
Attraverso questo breve articolo cercherò di spiegare il corretto ruolo degli integratori alimentari e come negli ultimi anni la loro contraffazione, e il mercato che c’è dietro, abbia sempre più preso piede nuocendo la salute pubblica.
Cosa sono gli integratori alimentari?
Un integratore, dal punto di vista normativo, non è un farmaco, ma un alimento. Questo significa che non può contenere sostanze farmacologicamente attive ma solo vitamine, minerali, enzimi e altre sostanze specificate dalla normativa europea e registrate in un apposito elenco.
Molti integratori si presentano sottoforma di capsule, compresse, caramelle gommose, polveri, fialoidi e simili. Hanno effetto “fisiologico” e non curativo, prerogativa esclusiva dei farmaci, perché sono ideati e proposti per favorire nell’organismo il regolare svolgimento di specifiche funzioni, il mantenimento di determinati parametri funzionali o per ridurre i fattori di rischio di alcune malattie (Ministero della Salute - Integratori alimentari e Linee guida ministeriali (LGM)).
Essendo sostanze alimentari, gli integratori non richiedono prescrizione medica ma possono comunque dare effetti collaterali e presentare svariate controindicazioni.
Ultimamente si è sentito molto parlare del richiamo di alcuni integratori alimentari a base di curcuma in seguito alla segnalazione di casi di epatite non infettiva. Questi episodi sono probabilmente da attribuire all’assunzione dell’integratore in dosaggi troppo elevati o a particolari condizioni di suscettibilità individuali. Sebbene gli integratori in generale non abbiano particolari controindicazioni su soggetti sani, nei soggetti malati potrebbero essere controindicati in concomitanza con l’assunzione di altri medicinali. Le proprietà benefiche delle curcuma non sono messe in discussione: i suoi effetti sono ampiamente dimostrati in letteratura scientifica. Questi casi mostrano invece quanto sia importante utilizzare gli integratori con estrema cautela.
Il loro abuso spesso è facilitato dal fatto che gli integratori sono venduti liberamente e commercializzati da farmacie, parafarmacie, erboristerie, supermercati e naturalmente anche online, senza l’obbligo di prescrizione medica.
Gli iter di approvazione e autorizzazione all’immissione in commercio degli integratori sono molto più sbrigativi e snelli rispetto a quelli richiesti per un medicinale vero e proprio. Infatti per l’immissione in commercio di un medicinale, nel migliore dei casi, ci vogliono circa 10 anni poiché devono rispondere a requisiti di qualità, sicurezza ed efficacia. Gli integratori invece, in quanto prodotti alimentari, hanno una normativa meno restrittiva, subordinata solamente alla procedura di notifica dell’etichetta al Ministero della Salute. Gli integratori alimentari che superano tale procedura di verifica sono inclusi in un Registro con uno specifico codice che può essere riportato in etichetta.
Esistono integratori contraffatti? Perché?
Negli ultimi anni il mercato della contraffazione si è allargato dai soli medicinali ad altri prodotti di interesse sanitario quali gli integratori alimentari, i dispositivi medici e i cosmetici.
In particolare, sulla base dei risultati del progetto europeo ASKLEPIOS, il fenomeno della contraffazione degli integratori alimentari, presentati come prodotti naturali, ma addizionati di sostanze non ammesse e/o principi attivi farmaceutici, è in continua crescita e rappresenta un problema emergente che minaccia la salute pubblica. La prima conseguenza è infatti l’aumento delle segnalazioni di reazioni avverse, relative al consumo di integratori non autorizzati/illegali o sub-standard, osservate su pazienti e consumatori. Ad esempio, nel giugno 2019, è stato segnalato sul mercato nazionale un integratore alimentare contenente sostanze ad attività farmacologica non consentita: le analisi di laboratorio hanno rilevato la presenza di Sildenafil (Viagra), Tadalafil ed altri principi attivi farmaceutici utilizzati per la disfunzione erettile, dunque non consentiti come ingredienti per integratori alimentari. L’integratore, denominato “Passion & Pleasure”, prodotto in Cina dalla ditta Sichuan Wellong Pharmaceutical co. Ltd, risultava essere venduto anche online.
L’aggiunta fraudolenta di principi attivi farmaceutici o loro analoghi in integratori alimentari si è diffusa nel tempo, con l’obbiettivo di far ottenere ai consumatori i risultati desiderati e, quindi, di incentivarne l’acquisto; questa rappresenta un’attività estremamente vantaggiosa per la criminalità organizzata, poiché genera enormi guadagni.
La severa regolamentazione europea relativa ai medicinali e l’inasprimento delle sanzioni per il reato di falsificazione dei medicinali, hanno spinto la criminalità organizzata a dedicarsi con maggior vigore alla commercializzazione degli integratori alimentari contraffatti. Questi infatti hanno un basso costo di produzione e possono essere venduti sul mercato liberamente, generando nelle casse dell’organizzazioni criminali considerevoli profitti. Ad oggi, si stima che circa il 50% degli italiani e il 30% degli europei faccia uso di integratori alimentari; in particolare, gli integratori per il controllo del peso e quelli per il potenziamento sessuale sono molto utilizzati anche dai giovani.
Le categorie di integratori a maggior rischio di contraffazione sono integratori energizzanti, utilizzati allo scopo di aumentare le performance atletiche, integratori nootropi per migliorare le prestazioni nello studio o nel lavoro ed integratori dimagranti brucia grassi.
I corrispondenti farmaci con le stesse “indicazioni” sono per lo più acquistabili solo dietro presentazione di prescrizione medica ed è questo spesso il motivo che spinge pazienti e consumatori a rivolgere l’attenzione ad integratori alimentari sedicenti “naturali” in cui, in realtà, a volte si nasconde un reale rischio per la salute in quanto contengono al loro interno sostanze anoressizzanti, dopanti e altro, non dichiarate.
Come distinguere l’autentico dal contraffatto?
Sebbene questo risulti già esser difficile agli enti di contrasto e task force anti contraffazione, è possibile autonomamente limitare la possibilità di cadere nel tranello:
1. Verifica l’autenticità del prodotto consultando il Registro degli integratori notificati direttamente dal portale web del Ministero della Salute: la ricerca può essere eseguita per prodotto o per impresa produttrice.
2. Fai attenzione all’etichetta. L’etichetta deve obbligatoriamente riportare i seguenti elementi:
a) Il nome delle categorie di sostanze nutritive o delle altre sostanze che caratterizzano il prodotto o una indicazione relativa alla natura di tali sostanze;
b) La dose raccomandata per l’assunzione giornaliera;
c) Un’avvertenza a non eccedere le dosi raccomandate per l’assunzione giornaliera;
d) L’indicazione che gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata;
e) L’indicazione che i prodotti devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni di età;
f) L’effetto nutritivo o fisiologico attribuito al prodotto sulla base dei suoi costituenti in modo idoneo a orientare correttamente le scelte dei consumatori. (DIRETTIVA 2002/46/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 10 giugno 2002 per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli integratori alimentari)
3. Per essere sicuri di star acquistando integratori alimentari tramite farmacie online autorizzate, basterà verificare la presenza, su ogni pagina dedicata alla vendita di medicinali, di un logo che ne certifica la conformità. Cliccando su di esso si raggiunge il sito web del Ministero della Salute dove è possibile verificare se il venditore online è registrato nell'elenco di quelli autorizzati.
Logo comune per le farmacie on-line autorizzate.
Micaela Sasson
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