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Le alterazioni del ciclo mestruale: una spia da non sottovalutare

Hai delle mestruazioni troppo abbondanti, o che durano troppo a lungo? O viceversa, hai mestruazioni molto scarse o molto brevi? Oppure capita che talvolta non vengano proprio? Fino al 3-4% delle donne soffre della cosiddetta “amenorrea”, dove le mestruazioni sono del tutto assenti. Spesso queste alterazioni non comportano problemi, tuttavia in alcuni casi possono essere la spia di una patologia anche importante.


La durata media del ciclo mestruale femminile è di 28 giorni, ma vengono considerati normali anche cicli di 21-35 giorni. La quantità di perdita mestruale media è di 30-40 ml di sangue, nell’arco di 4-5 giorni. Il ciclo inizia con il primo giorno di sanguinamento, e si distinguono tre fasi (mestruale, proliferativa, luteale) durante le quali si alternano i vari ormoni ipotalamici e ipofisari che regolano tutto il ciclo.



Ciclo ovarico. Un ciclo ovarico dura di norma 28 giorni secondo una serie di eventi divisibili in 3 fasi: A- fase mestruale (primi 4 giorni del ciclo); B- fase proliferativa o follicolare (dal 5° al 14°); C- Fase secretoria o luiteinica (dal 15° al 28°).


Si parla di alterazioni del ciclo mestruale quando è presente una qualsiasi irregolarità del ciclo.


Quali possono essere queste alterazioni?


Le alterazioni possono riguardare il tempo, la quantità, o una loro combinazione. Più nello specifico, queste alterazioni vengono definite in questo modo:

  • Polimenorrea: intervallo di tempo tra una mestruazione e quella successiva troppo breve, inferiore ai 21 giorni. Può accadere quando abbiamo un ciclo senza ovulazione, e può essere segno di alterazioni endocrine.

  • Oligomenorrea: intervallo di tempo tra una mestruazione e quella successiva troppo lungo, superiore ai 35 giorni. Può accadere per una fase follicolare prolungata, e anch’essa può essere segno di alterazioni endocrine.

  • Ipermenorrea: perdita di sangue troppo abbondante, superiore a 80 mL. E’ spesso dovuta ad una alterazione del metabolismo delle prostaglandine, responsabili della comparsa e dell’arresto del sanguinamento mestruale.

  • Ipomenorrea: perdita di sangue inferiore alla norma, sotto i 20 mL. E’ dovuta solitamente ad una minore sensibilità dell’endometrio alle variazioni ormonali, più raramente ad una mancata ovulazione.

  • Menorragia: perdita di sangue che dura più a lungo del normale e/o più abbondante, può durare fino a 10-15 giorni.

  • Metrorragia: perdita di sangue al di fuori della mestruazione, ma anche prima della pubertà o dopo la menopausa.

  • Meno-metrorragia: perdita di sangue abbondante iniziata in epoca mestruale e continuata nel periodo intermestruale.

  • Amenorrea: totale assenza delle mestruazioni, le cause sono dovute ad una condizione di ipogonadismo.


Quindi se presento una di queste alterazioni, che cosa posso avere?


Quasi tutte le donne nella vita hanno avuto o avranno qualche ciclo irregolare. Può capitare anche per un semplice periodo di stress, che si risolve senza alcuna conseguenza. Se però questa irregolarità e una o più di queste alterazioni si ripetono di frequente per più cicli, possono essere segno di una patologia sottostante.

Tra le più frequenti possiamo avere, come suddetto, delle alterazioni endocrine, che possono risiedere a livello ipotalamo-ipofisario. In questo ampio gruppo di cause rientrano quelle dovute ad anoressia ed obesità, sebbene con ovvie differenze. Nell’anoressia nervosa, a seguito della restrizione alimentare e quindi di una forte riduzione del peso, la produzione dei precursori degli ormoni sessuali ipotalamici (l’ipotalamo è quella ghiandola nel cervello che regola numerosissime funzioni ormonali) viene meno, e quindi il ciclo può interrompersi (amenorrea). Nell’obesità, bisogna premettere che il tessuto adiposo è a tutti gli effetti un organo endocrino, il quale produce estrogeni. Se c’è troppo tessuto adiposo, ci sono troppi estrogeni, i quali vanno ad inibire la funzione ipotalamica e ipofisaria interrompendo di conseguenza il ciclo mestruale (fenomeno chiamato feedback negativo).

La Sindrome dell’ovaio policistico ha nella sua sintomatologia una irregolarità delle mestruazioni, più di frequente amenorrea o oligomenorrea. Anche l’endometriosi è tra le patologie ginecologiche che può manifestare irregolarità del ciclo, in questo caso tende più ad un ciclo abbondante.

Tra le varie cause possiamo poi avere anche coagulopatie, complicanze di una gravidanza, miomi e polipi (neoformazioni benigne). Purtroppo, queste alterazioni talvolta possono anche essere segno di lesioni maligne, come il carcinoma dell’endometrio o della cervice.


Che cosa devo fare e a chi devo rivolgermi?


Premettendo che una visita ginecologica di controllo andrebbe fatta una volta all’anno, con la presenza di un problema di irregolarità mestruale è meglio rivolgersi subito al proprio ginecologo. Nel percorso diagnostico sarà importante innanzitutto escludere una causa organica (ovvero quelle con una alterazione di uno o più organi) tramite esami della coagulazione, esami ormonali, esplorazione ginecologica ed ecografia transvaginale.

Avendo visto che anche alcuni tumori possono iniziare con emorragie genitali, è meglio togliere di mezzo il pudore ingiustificato e andare a farsi visitare.




Dott. Piero Fabbrini

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